L'olivo e i Giochi Olimpici
Un legame storico

I simboli più noti delle Olimpiadi moderne sono certamente la bandiera con i cinque cerchi e la torcia. Quando fu concepita la bandiera, si scelsero cinque colori presenti nelle bandiere di tutti i paesi come colori dei cerchi intrecciati, in modo da rappresentare tutte le nazioni del mondo. Gli anelli rappresentano invece i cinque continenti e simboleggiano l’universalità dello spirito olimpico.

Ancor oggi la torcia olimpica viene accesa ad Olimpia, l'antica dei dei Giochi. I raggi del sole accendono la torcia che viene portata dai tedofori fino alla città ospitante. Questa tradizione, che unisce le Olimpiadi antiche e quelle moderne, rievoca la sacralità dei Giochi. "Non dobbiamo dimenticare, però, l'olivo."

L'olio e le olimpiadi
Già dai tempi dei Greci l'olivo era simbolo di pace e di fratellanza. Durante i Giochi ogni ostilità tra le nazioni greche doveva essere sospesa. L'olivo riecheggiava inoltre la competizione, tra Atena e Poseidone, per chi dovesse essere il protettore di Atene. Secondo la leggenda quella prima pianta di olivo sull'Acropoli di Atene, venne presidiata dai soldati perchè considerata sacra.

Nelle Olimpiadi antiche il capo dei vincitori veniva cinto di una corona ottenuta dai rami degli olivi selvatici di Olimpia, sacri a Zeus. La corona assumeva così un simbolo di gloria, sacralità e pace.

Ancora oggi l'olio è considerato un elemento prezioso per la cucina e non solo, Frantoio Priorelli ne è la prova con la sua selezione di eccellenze Umbra.

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