L'olio extravergine in cucina
Meglio utilizzare l'olio in cucina crudo o cotto

Parliamo di olio extravergine di oliva? Spesso il dibattito è se sia meglio cotto o crudo. La risposta è meno scontata del previsto.

Non c’è condimento umbro più riconoscibile dell’olio extravergine d’oliva. Da sempre usato nella cucina mediteranea e soppratutto quella umbra sia come condimento ma anche come ingrediente primordiale vero e proprio.

Tutti ad un certo punto ci siamo chiesti se sia meglio cotto o crudo, non solo a livello di sapori e profumi, ma anche da un punto di vista nutrizionale. In tanti pensano che usato a freddo conservi meglio le sue proprietà, ma la risposta non è così scontata.

A Crudo. In Italia e particularmente in Umbria si tende ad usare l’olio extravergine d’oliva per cucinare in tutte le sue varianti. L’olio usato a crudo aiuta a apprezzarne tutte le sfumatura gustative e di profumo. Utilizzato essenzialmente per condire l’insalata o un piatto di pesce o carne. L’olio sprigiona tutte le sue qualità sia organolettiche che nutrizionali.

Olio extravergine cotto. La dovuta premessa da fare: l’applicazione di calore, dalla cottura alla frittura, altera il gusto e i valori nutrizionali dell’olio extravergine.

In combinazioni con altri ingredienti come per esempio il pomodoro, l’olio extravergine d’oliva può essere un ingrediente imprescindibile anche per la cottura.

La certificazione dell'oilio quanto è importante?

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